Alcune storie sono presenti sia su AO3, EFP e Wattpad, altre solo su due di quei siti, altre su una sola. Su EFP è presente la vecchia versione della fanfiction di Sailor Moon, che non aggiungo ai link perché è vecchia.
Presto correggerò sia la RPF sui Blue che quella di Jared Padalecki e le posterò su AO3.
Sono passati alcuni mesi dalla sconfitta di Galaxia e la vita scorre tranquilla per le guerriere Sailor: scuola, compiti, verifiche, uscite con le amiche… tutto cambia quando in città arrivano tre persone, con un obbiettivo ben preciso.
Da subito le guerriere capiscono che i nuovi nemici sono forti, molto forti, più dei nemici sconfitti in precedenza, capiscono che non sarà facile eliminarli.
Ma quello che vogliono i tre non è conquistare la Terra. Loro vogliono solo distruggere Usagi e per farlo le porteranno via quello che ha di più caro, la persona che ama di più al mondo.
Le guerriere Sailor riusciranno a sconfiggere il nemico anche questa volta o sarà tutto perduto per sempre?
Abigail ha tredici anni quando le Yellowjackets vincono la partita che le porterà alle nazionali a Seattle.
Abigail sta ascoltando una lezione di storia quando l’aereo precipita, ma ancora non lo sa – ovviamente, come non sa che l’aereo è stato noleggiato dal signor Matthews.
Abigail annuisce. Pensa che lo troveranno. In fondo l’aereo è grande, non può scomparire nel nulla. Lo troveranno presto, ne è sicura.
Ma non lo trovano né quel giorno né il seguente.
Harrow conosce Madeleine LaRue – Blackburn in modo inaspettato e l'ultima cosa che pensa è uscire con lei. Primo perché è la nuova collega, secondo, perché fa parte di una delle famiglie più importanti, ricche e in vista della città. Terzo, non ha tempo per l'amore. Ma ovviamente le cose non vanno assolutamente nel modo previsto.
Madeleine ha un passato difficile, una verità che conoscono in poche persone - quello che sanno gli è altri è quello che si è voluto far sapere. Nata e cresciuta nel Queensland, trasferitasi con la famiglia a Chicago, ritornata in patria dopo la fine di una lunga storia, era una pediatra che ora lavora come medico legale. A Chicago ha lasciato le sue due migliori amiche che le mancano molto. L'ultima cosa che vuole è impelagarsi in una relazione. O dire la verità su cosa successe quella settimana.O aprirsi con qualcuno e mostrarsi debole e indifesa. Ma ovviamente le cose non vanno assolutamente nel modo previsto.
Gli ultimi giorni, le ultime ore erano state pesanti. Amava sua madre e adesso non c'era più.
E la verità gli era arrivata addosso sotto forma di sua sorella Trina, che indossava i vestiti e il cappello di sua madre, oltre ad utilizzare la sua carta di credito.
Logan sospirò e girò la manopola dell'acqua calda della doccia.
Se non ci fosse stata Veronica, in quel momento, a consolarlo, offrendogli una spalla su cui piangere... Logan non avrebbe saputo cosa fare.
Avete presente quegli amici che nonostante la distanza, i litigi, i giorni, settimane — o addiritura mesi— di silenzio ogni volta che si ritrovano è come se si fossero visti il giorno prima?
Il rapporto fra Nick e Lynn è così.
Degli strani sogni, un improvviso trasferimento in un altro continente, un vecchio locale, degli amici che sanno ancora prima che tu intuisca qualcosa...
Come evolverà il rapporto fra Lynn e Nick?
Non voleva sparare a lui. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe mai perdonato, sopratutto se la causa era lei.
Era già morto un bambino, solo perché lei era stata ferita ed Elliot si era fermato qualche istante con lei. Lui l'aveva presa fra le braccia e lei gli aveva detto di andare, che stava bene, che doveva seguire Gitano e salvare i bambini.
«Elliot ha dimenticato il cellulare qui nel laboratorio.» esclamò Stuckey, «I risultati non sono ancora pronti, Elliot e Ryan sono andati a mangiare del sushi mentre aspettano.»
Olivia lo ringraziò e chiuse la comunicazione. C'era qualcosa di strano in tutta quella situazione. Primo, a Elliot non piaceva il pesce crudo, non sarebbe mai andato a mangiare del sushi. Secondo... le sembrava strana e basta, non c'era un motivo preciso – oltre all'avversione di Stabler per il pesce crudo.
«Tutto bene?» mi chiede Sara attorcigliandosi una ciocca dei capelli biondi sul dito indice della mano destra.
«Tutto bene, non preoccuparti.» rispondo anche se non è vero.
Come posso spiegare la situazione a Sara e a Maddalena? Come posso dire loro che ho mentito? No, io non ho mentito. Loro non mi hanno mai chiesto “Ehi, visto che hai vissuto a San Antonio non è che conosci Jared Padalecki?” No, loro non mi hanno chiesto mai nulla. Io ho semplicemente omesso un piccolo particolare. Sempre se conoscere un attore famosissimo sia un piccolo dettaglio. Riprendo in mano il cellulare e mi collego a internet. Trattengo un imprecazione quando, nero su bianco, mi appare la news che Jared è veramente in Italia a girare un film, Afferro una bottiglietta d’acqua dallo zaino e bevo a piccoli sorsi.
questa è una vecchia versione. Presto la modificherò!
Era difficile per lei non pensare a lui. Difficile come trattenere il respiro troppo a lungo. Sospirò e appoggiò la testa sulla scrivania, sopra al quadernino dalla copertina verde smeraldo che usava come diario.
Sospirò e chiuse gli occhi, lì riaprì e se ne pentì subito. Davanti a lei la foto, quella foto, quella che avevano fatto qualche anno prima.
Lui e lei, vicini, stretti in un abbraccio; sullo sfondo l'oceano Atlantico.
Alison sospirò nuovamente e alzò la testa, lo sguardo sempre fisso sulla foto, sul sorriso di lui, su quelle labbra morbide che avrebbe voluto baciare ancora, su gli occhi blu in cui avrebbe voluto perdersi nuovamente.
questa è una vecchia versione. Presto la modificherò!